Excepcionalmente hoje coloco os versos de uma das minhas árias favoritas, Un dì all'azzurro spazio - do primeiro ato da ópera Andréa Chénier. A foto que ilustra o texto é do grande tenor do séc XX - Mario del Monaco - caracterizado como Chénier.
Colpito quì m'avete... Un dì all'azzurro spazio
Colpito qui m'avete
ov'io geloso celo
il più puro palpitar dell'anima.
Or vedrete, fanciulla,
qual poema
è la parola "Amor,"
qui causa di scherno!
Un di all'azzurro spazio guardai profondo,
e ai prati col mi di viole,
piove va l'oro il sole,
e folgorava d'oro il mondo;
parea la Terra un immane tesor,
e a lei serviva di scrigno, il firmamento.
Su dalla terra
a la mia fronte
veniva una ca'rezza viva,
un bacio.
Gridai, vinto d'amor:
T'amo, tù che mi baci,
divinamente bella,
o patria mia!
E volli pien d'amore pregar!
Varcai d'una chiesa la soglia;
là un prete nelle nicchie dei santi
e de la Vergine, accumulava doni...
e al sordo orecchio
un tremulo vegliardo
invano chiedeva pane,
e invan stenddea la mano!
Varcai degli abituri l'uscio;
un uom vi calunniava
bestemmiando il suolo
che l'erario a pena sazia
e contro a Dio scagliava,
e contro a li uomini
le lagrime dei figli.
In cotanta miseria
la patrizia prole, che fa?
Sol l'occhio vostro
esprime umanamente qui,
un guardo di pietà,
ond' io guardato ho a voi
sì come a un angelo.
E dissi: Ecco la bellezza della vita!
Ma, poi, alle vostre parole,
un novello dolor,
m'ha còlto in pieno petto...
O giovinetta bella,
d'un poeta non disprezzate il detto:
Udite! Non conoscete amor,
amor, divino dono, no lo schernir,
del mondo anima e vita è l'Amor!
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